Abitudini

Perché amiamo leggere (parte 1)

Mi sono sempre chiesta quale impulso spinga una persona a leggere.

Perché amiamo leggere? Ultimamente mi sono posta questa domanda, frequentando una famiglia di amici che ha 3 figli. Ricordo che la più grande, ancor prima di cominciare a camminare, l’ho sempre vista con un libro in mano: prima dei cartoni illustrativi da bambini, poi fumetti o l’immancabile Topolino, successivamente letture per giovani adulti.

Puoi capitare in casa loro a qualsiasi ora del giorno e ti trovi questa bella ragazzina, dalle gambe lunghe, raccolte, infossata nella poltrona, i capelli lunghi lisci le nascondono il viso, come una tenda che la isola dal mondo esterno.

Solo i lineamenti del naso sporgono da quella testa china e assorta in un mondo parallelo e mi viene da chiederle:

-“Cosa stai leggendo?”- ma non la vorrei disturbare, anche perché, cosa potrebbe rispondermi se non il titolo e l’autore del romanzo, quando in realtà vorrei entrare in lei e sapere dov’è in questo momento… in quale luogo l’hanno portata quelle righe… quali spazi paralleli l’hanno assorbita, che vestito si sta mettendo addosso… qual è il personaggio in cui si è immedesimata ora.

E proprio per questo “non qui” e “non ora”, preferisco tacere. Mi basta vederla che si fa piccola piccola, nonostante la lunghezza dei suoi arti ancora in crescita e mi limito a guardarla, rispecchiandomi in lei, rivedendo una me stessa di qualche decennio fa.

È voi? Amate leggere?

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