Abitudini

Fermati!

Photo by Drew Hays on Unsplash

Parliamo di questi tempi così frenetici, in cui, se non stai facendo qualcosa ti sembra di essere improduttivo.

Fare! Fare! Fare e non avere il tempo o non sentire la necessità di fermarsi o almeno di rallentare.

Mi è successo in quest’ultimo periodo. Presa da mille eventi nuovi, cambiamenti voluti o subiti, cicli frenetici di lavoro, casa famiglia e novità extra, che mi hanno portata a ritmi insostenibili.

Cosa cerco in continuazione?

Il problema è che quando entri in questo “loop”, nemmeno te ne rendi conto e  se ti ritrovi con mezz’oretta libera, quasi ti senti in colpa e cerchi subito qualcosa di attivo per occupare quel momento.

E a me sembrava un segno di debolezza, la resa… una perdita di tempo, di essere pigra, perché non faccio…

Fino a quando, presa dal vortice crescente e ormai incontrollabile di continue corse per ottenere chissà che cosa poi…il corpo ti obbliga a prenderti una pausa, te lo chiede, facendoti piegare in due dal dolore.

Nel momento in cui questo diventa insopportabile , (come è stato per me questo mal di testa potente) quel dolore ti costringe a capitolare, non puoi più ignorarlo e, per forza, ti arrendi.

La debolezza, è uno stato naturale, doversi riposare è un bisogno dell’organismo. L’organismo si nutre anche di riposo come di acqua, di cibo, di aria.

Soffermarsi su sé stessi

uno dei compiti più difficili, al quale sfuggiamo continuamente. Si tende ad essere ipervigili con il mondo esterno, a ricercare intrattenimento con la tecnologia, a trovare sempre qualcosa da fare, palestra o lavoro che sia.

Prendersi una pausa significa mettersi di fronte a se stessi, entrare in contatto con il nostro io sotterraneo.

Trascuriamo così spesso le nostre esigenze, almeno per me è così, adesso.

E avrei bisogno solo e semplicemente di riposo.

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