Abitudini

LAMENTARTI NUOCE ALLA TUA SALUTE

Lamentarsi è un’abitudine che molte persone adottano nella loro quotidianità, quasi istintivamente, senza pensarci. Questa voce influisce negativamente sulla nostra salute, oltre che al benessere delle persone che ci ascoltano. Rimuginare continuamente su un problema, sfogarsi in maniera ostile, esprimere pareri sempre contrari, in qualche occasione può essere liberatorio, ma il lamento continuo è una modalità che non aiuta a risolvere i problemi anzi! Sprigioniamo energia negativa dalla quale si attiva l’ormone dello stress il cortisolo, che ha effetti sull’ippocampo e sul processo di apprendimento, sulla memoria, sull’immaginazione e creatività.

Vi è mai capitato che un vostro amico/collega si lamenti continuamente e dopo che l’avete lasciato vi sentiate tristi, depressi, con poca energia, meno creativi ?

Vi suggerisco 4 motivi validi che vi convinceranno a lamentarci meno e ad affrontare le difficoltà e problematiche con più coraggio e determinazione.

1) Le lamentele aumentano la negatività ci rendono pessimisti, la nostra mente accumula emozioni negative come rabbia – tristezza – invidia – angoscia – depressione. Queste emozioni, innescandosi, impediscono ai pensieri positivi di entrare e, soprattutto danno una visione distorta della realtà.

2) Le lamentele isolano, si tende a stare lontano dalle persone che continuano a lamentarsi, perché ne subiamo la negatività e cercheremo di evitarle, dato che non siamo certo in ottima compagnia.

3) Le lamentele fanno cadere nel vittimismo. I brontoloni cronici di solito scaricano sugli altri le loro responsabilità: “È sempre colpa di …” Fanno le vittime per non affrontare i loro problemi e non dover, in qualche modo, cercare di cambiare loro stessi.

4) Over thinking. Le lamentele creano un pensiero di forte frustrazione. Qui si entra in una modalità in cui ci si crea problemi ancor più pesanti, anziché cercare delle soluzioni. Non si riesce ad affrontare le difficoltà della vita, facendo diventare questo, uno stato mentale pericoloso che privilegia il pensiero razionale, escludendo la parte emotiva, impedendo quello spirito di adattamento per poter allenare il nostro problem solving.

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