Abitudini

Effetto libri

Sì! Ci ho provato a leggere su #Kindle, ma non c’è empatia, tutto è più freddo, più distaccato.

Non sento l’odore della carta sotto il naso, il fruscio delle pagine che smuovono l’aria quando le giro, la parola che vorrei sottolineare quando mi colpisce, l’impossibilità di mettere il segnalibro prima di chiudere il libro.

SEGNALIBRO

Di segnalibri vogliamo parlarne? Ok il quadrifoglio: se sei sfortunata anche un trifoglio va bene. Ok un fiore appassito: preferisci margherita o violetta?

Ok la stringa della copertina tra le pagine (che io tolgo per non rovinarla). Ma ti è mai capitato di infilarci un pezzo di carta igienica, semplicemente perché ti eri portata in bagno il libro da leggere e non avevi altro al momento?

Uno dei miei sogni nel cassetto, una volta che i figli saranno andati a vivere altrove, è quello di fare un’unica grande stanza, minimale, bianca, “open space” e metterci tutti i miei libri, solo e unicamente libri.

Photo by Christian Wiediger on Unsplash

Non so bene ancora come li disporró. Magari impilati sul pavimento, oppure appesi al soffitto o imbustati alle pareti, ma non immaginatevi la classica libreria di faggio da spolverare.

No! quella no, anzi! Se avete qualche idea che voi già adottate potete condividerla con me?

I LIBRI TI CHIAMANO

E i libri messi così, a colpo d’occhio, possono richiamare al volo, periodi della tua vita vissuta, le epoche della tua crescita, i momenti in cui sei cambiata tu e con essa le pagine che hai scelto.

Già! perché i libri ti chiamano. Quante volte ti è capitato di entrare in un negozio per comprarne uno, senza avere un’idea precisa e cominciare a girare tra gli scaffali e le corsie per avere l’ispirazione?

Ricordo con nostalgia la libreria ad angolo in una via centrale di Verona. Era in uno stabile antico della città; già la porta – dipinta di grigio scuro – era pesante da aprirsi e, una volta dentro venivi invasa dall’odore che pervadeva le narici, inebriando i sensi.

Quindi l’olfatto, prima ancora della vista. Poi il tatto e prendere in mano quel libro, leggere il commento di copertina e magari riporlo, perché non ti convinceva.

E poi… la magia….Ecco! ecco quello giusto, quello che ti colpisce il cuore, quello che ti chiama e ti fa l’occhiolino, dicendoti: “Sono qui per te. Vieni a prendermi”.

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