Forza vitale

Chiedere scusa

Sorry

Is all that you can’t say

Years gone by and still

Words don’t come easily

Like sorry like sorry

“E’ tutto qui quello che non riesci a dire….

Gli anni passano e ancora

le parole non vengono fuori facilmente

Come scusa, scusa

Così canta la musicista afroamericana Tracy Chapman in un indimenticabile brano degli anni ’80.

Oltre che frasi bellissime, la canzone suggerisce come l’atto di dire “scusa” possa essere tanto difficile quanto desiderabile.

Le nostre scuse, se fatte con intenzione amorevole, con voglia di cambiamento, con cura, possono produrre dei risultati straordinari.

  1. Prima di tutto si impara a lasciare andare il controllo. In qualche modo ci si dona, ci si affida, si entra in un varco di purezza.
  2. Un altro grande beneficio si trae dal processo che serve per arrivare a dire le proprie scuse, con un procedimento di auto-osservazione.
  3. Si fa poi un vero allenamento rispetto al nostro Centro Emozionale. Se le emozioni prendono il sopravvento le scuse sono caotiche, confuse, inefficaci. Al contrario, se mettiamo in atto un lavoro di respirazione-pazienza-autocontrollo, saranno più sincere.
  4. Modalità Ascolto. Può succedere che, quando riusciamo a dire “mi dispiace”, l’altra persona ci rinfacci nostri errori collegati al passato (…perché tu quella volta hai detto, hai fatto…). Va ascoltata; lasciamole il tempo di parlare, per riuscire a comprendere. Si innescherà un flusso di amore verso noi stessi e verso l’altra persona che ci renderà piano piano, più morbidi.

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