Amarsi, noi siamo luce.
Forza vitale,  startbene

Quando ho cominciato ad amarmi…davvero

Vi presento una splendida poesia che, generalmente viene attribuita a Charlie Chaplin. In realtà l’autore è Kim McMillen, la cui figlia Alison ha pubblicato in un libro. La poesia è stata rielaborata, in una forma più immediata, ed è forse questo che è attribuibile a Chaplin.

FAME D’AMORE

Ho trovato che i suoi versi siano una risposta. Una risposta alla fame d’amore che ognuno di noi ha e, che nel momento stesso in cui ne sentiamo l’assenza o la mancanza, suppliamo in mille modi differenti, per colmare quel vuoto. In realtà la mia paura non l’ho mai interpretata come una desiderio spasmodico di ricerca d’amore, quanto piuttosto una incapacità di lasciarmi essere amata.

BULIMIA

In questa lirica ritrovo il percorso che ho fatto, non senza fatica, in questi ultimi anni, in cui ho cercato di allontanarmi sempre di più dal problema della BULIMIA. Sì! perché molti sanno come dietro a un problema di disturbo alimentare (DCA) si celi la paura di un rapporto con le altre persone e la mancanza di fiducia in sé stessi oppure mancanza di autostima in sé stessi.

Oltre a ciò, anoressia e bulimia nascondono dietro un folle desiderio di amore:

– nel caso dell’anoressia: si reagisce alla malinconia d’amore digiunando, come se il vuoto compensasse il vuoto;

 nel caso della bulimia: si colma il vuoto con frequenti abbuffate, come se il cibo in quel momento fosse la “coccola”.

Inconsciamente, la mancanza d’amore viaggia in simbiosi con l’ossessione del cibo: non importa se rifiutato o ingurgitato  esageratamente, il vuoto non riuscirà ad essere colmato se non dall’affetto di un’altra persona.

POESIA

Quando ho cominciato ad amarmi davvero e ad amare,
mi sono reso conto che il dolore e la sofferenza emotiva
servivano a ricordarmi che stavo vivendo in contrasto con i miei valori.
Oggi so che questa si chiama autenticità.

Quando ho cominciato ad amarmi davvero e ad amare,
ho capito quanto fosse offensivo voler imporre a qualcun altro i miei desideri,
pur sapendo che i tempi non erano maturi e la persona non era pronta,
anche se quella persona ero io.
Oggi so che questo si chiama rispetto.

Quando ho cominciato ad amarmi davvero e ad amare,
ho smesso di desiderare una vita diversa
e ho compreso che le sfide che stavo affrontando erano un invito a migliorarmi.
Oggi so che questa si chiama maturità.

Quando ho cominciato ad amarmi davvero e ad amare,
ho capito che in ogni circostanza ero al posto giusto e al momento giusto e che tutto ciò che mi accadeva aveva un preciso significato.
Da allora ho imparato ad essere sereno.
Oggi so che questa si chiama fiducia in sé stessi.

Quando ho cominciato ad amarmi davvero e ad amare,
non ho più rinunciato al mio tempo libero e ho smesso di fantasticare troppo su grandiosi progetti futuri.
Oggi faccio solo ciò che mi procura gioia e felicità,
ciò che mi appassiona e mi rende allegro, e lo faccio a modo mio, rispettando i miei tempi.
Oggi so che questa si chiama semplicità.

Quando ho cominciato ad amarmi davvero e ad amare,
mi sono liberato di tutto ciò che metteva a rischio la mia salute: cibi, persone, oggetti, situazioni
e qualsiasi cosa che mi trascinasse verso il basso allontanandomi da me stesso.
All’inizio lo chiamavo “sano egoismo”, ma
oggi so che questo si chiama amor proprio.

Quando ho cominciato ad amarmi davvero e ad amare,
ho smesso di voler avere sempre ragione.
E cosi facendo ho commesso meno errori.
Oggi so che questa si chiama umiltà.

Quando ho cominciato ad amarmi davvero e ad amare,
mi sono rifiutato di continuare a vivere nel passato
o di preoccuparmi del futuro.
Oggi ho imparato a vivere nel momento presente, l’unico istante che davvero conta.
Oggi so che questo si chiama benessere.

Quando ho cominciato ad amarmi davvero e ad amare,
mi sono reso conto che il mio pensiero può
rendermi miserabile e malato.
Ma quando ho imparato a farlo dialogare con il mio cuore,
l’intelletto è diventato il mio migliore alleato.
Oggi so che questa si chiama saggezza.

Non dobbiamo temere i contrasti, i conflitti e
i problemi che abbiamo con noi stessi e con gli altri
perché perfino le stelle, a volte, si scontrano fra loro dando origine a nuovi mondi.
Oggi so che questa si chiama vita.

Kim McMillen dal libro “When I Loved Myself Enough”

Cosa ne pensi di questa poesia? Ci sono dei versi che ti hanno colpito in maniera particolare? Esprimi la tua opinione scrivendo un commento qui sotto

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