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L’ ACQUA AYURVEDICA – ACQUA COTTA

ACQUA AYURVEDICA – ACQUA COTTA

Qualche giorno fa sono stata ad un interessante incontro, dove si parlava di medicina ayurvedica.
La dottoressa, molto preparata e semplice nell’esposizione dei contenuti, ha parlato dei tre Dosha, cioè l’energia vitale che – in proporzione diversa – influenzano lo stato di salute di ogni individuo (Vata – Pitta – Kapha) e che ognuno di noi ha dentro di sé.

Un’informazione che mi ha incuriosito molto e di cui, lo ammetto, non avevo mai sentito parlare, riguardava l’acqua bollita 15 minuti.
Premetto che io l’acqua non la compro nelle bottiglie e non la bevo direttamente dal rubinetto.
Ho la fortuna di avere, vicino a casa, una stazione termale romana dove l’acqua zampilla tutto l’anno a 26,4°C con ph 7.3, limpida, incolore, inodore.
Questa acqua ha diverse azioni benefiche.
Comunque ero incuriosita da quest’acqua cotta, perciò ho cercato di approfondire.

L’acqua bollita è considerata molto curativa nella medicina ayurvedica.
Consiste nel far bollire per almeno 15 minuti o anche 20, a seconda della qualità dell’acqua di partenza, 3-4 litri d’acqua in una pentola senza coperchio e metterla a scaldare lentamente sul fuoco.
Pian piano la temperatura dell’acqua comincerà a salire.
Sul fondo della pentola e sulle pareti, dopo un po’, potremmo notare delle piccole bollicine.
La temperatura però è ancora troppo bassa perché sia vapore d’acqua.
Quelle piccole bollicine sono formate da gas che erano disciolte nell’ acqua, come azoto ossigeno e anidride carbonica.
La solubilità dei gas in acqua diminuisce all’ aumentare della temperatura. Si continua a scaldare.
L’acqua sul fondo, quella più vicina al fuoco, si riscalda e per convenzione cerca di risalire.
L’acqua vicina alla superficie comincia a evaporare sempre più velocemente, contribuendo a raffreddare la superficie.
Una volta raggiunta l’ebollizione, la temperatura non aumenta più e rimarrà costante fino a quando l’ ultima goccia di acqua si sarà trasformata in vapore.
Questo cambierà le proprietà dell’acqua rendendola curativa.

La maggior parte dei problemi o malattie sono causati da costipazione da muco e tossine, dovuti all’assunzione di cibi pesanti e quindi difficilmente digeribili.
È stato dimostrato che l’acqua calda bollita aumenta il suo potenziale elettrico e le sue capacità di legarsi alle varie sostanze.
Quindi, più l’acqua viene bollita più acquista la capacità di entrare nelle cellule, legando a sé le sostanze tossiche da eliminare attraverso rene e fegato e mantenendo in salute tessuti, sangue, organi.

Berla bollita (entro le 14) e tiepida, mantenendola calda in un thermos, stimolerà il processo digestivo e riequilibrerà i famosi dosha.
Volendo si può potenziare l’energia di quest’acqua lasciandola in esposizione alla luce del sole o della luna.
Si può bere in qualsiasi momento dell’ anno, anche se, per avere effetti ancora più visibili, è consigliabile la Primavera, cioè quando l’organismo sente maggiormente il senso di affaticamento, di sonnolenza.

Bevendola per 30 giorni consecutivi aiuta a:

° sfiammare i tessuti
° eliminare le tossine
° eliminare i liquidi in eccesso
° sgonfiare pancia e gambe

Fatemi sapere se sperimentando questa semplice soluzione, troverete altri benefici.

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